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[Articolo di Luca Bonaldo]
Una storia gialla. Quasi un romanzo giallo. Ecco, sì, questa è la definizione che più mi piace: un racconto lieto, sui toni del giallo.
E’ la storia di una squadra di pallavolo, nata nell’ormai non vicinissimo 1995 per volontà di un gruppo di amici amanti delle schiacciate sopra la rete. Agli esordi le squadre erano poche, i campionati non molto organizzati e in generale il livello globale più sulla parte bassa dell’asticella che su quella più alta.
Ma col tempo l’ingranaggio si è fatto sempre più oliato, a poco a poco il numero delle squadre è aumentato, così come l’organizzazione creata attorno alle squadre partecipanti. Di conseguenza anche il livello del gioco si è alzato fino ai vertici dell’asticella, tanto da regalare, a partire dal 2005 in poi, stagioni avvincenti e combattute.
La cosa bella di questa squadra protagonista della nostra storia è che col tempo invece di spegnersi, affievolirsi, perdere i legami tra i suoi componenti, è al contrario riuscita ad amalgamarsi, compattarsi attorno ad un insieme di persone che non si è mai più perso di vista. Anche chi era parte del gruppo degli esordi, e ora non gioca più, rimane nella cerchia di questa squadra, che rivela un vero e proprio nocciolo duro che col tempo si accresce compatto, inglobando i vecchi e i nuovi arrivi in un tutt’uno armonico e solidale.
Torniamo alla storia: il 2007 è un anno speciale per la squadra di cui parliamo. Questa gioca una stagione memorabile, arriva infatti ai vertici più alti del suo campionato, giungendo perfino alla finale provinciale che perde per un nonnulla contro un avversario ostico, temibile e decisamente combattivo. Queste due compagini infatti nel corso della stagione si sono incontrate più volte, con esiti incerti ma quasi sempre a favore di chi è diventato campione provinciale. Ma non è finita qua. La squadra, pur perdendo la finale provinciale, riesce a raggiungere lo stesso la finale regionale, e contro di chi? Contro i soliti ostici, temibili e combattivi avversarsi di sempre, contro cui guerreggia a suon di schiacciate, ricezioni, alzate e muri da ormai un biennio. L’esito pare scontato: avendo perso la finale provinciale come potrebbe mai vincere la finale regionale contro lo stesso avversario? Utopia. Impossibile. E invece no.
Il nocciolo della squadra è coriaceo, è un nocciolo duro, che ha un cuore grande, accresciuto nel corso degli anni. E il nocciolo-cuore di questo gruppo riesce a trasportare il resto del corpo così in alto sopra l’asticella da farle vincere la finale regionale. Campioni regionali?! Sì! Euforia e gioia. Il carattere dimostrato, la compattezza, lo spirito di sacrificio e l’amicizia che rende così speciale questa squadra ha fatto sì che un cronista amatoriale ribattezzasse i giocatori di questa formazione come “i Leoni” (il leone è il loro simbolo infatti). Ma non è finita qua. Alla finale regionale segue la convocazione per le finali nazionali. Questo significa che la nostra protagonista è tra le migliori di tutta la nazione. E chi lo avrebbe mai detto?
Le finali nazionali del 2007 rappresentano il punto più alto mai raggiunto dalla compagine leonina, che vive una settimana indimenticabile a Chianciano Terme, sede delle finali. Il livello è veramente alto, ma la squadra è tosta e alla fine, lottando come sempre, arriva sesta. Non si è quindi laureata campione nazionale. Fa niente. Un altro trofeo è invece vinto: la Coppa Fair Play, o Coppa Disciplina che dir si voglia. Un trofeo prestigioso, che premia il gruppo, il suo spirito guerriero ma disciplinato, rispettoso delle regole e degli avversari e di tutto ciò che rappresenta i più alti principi dello sport. Altro cemento al nocciolo.
Gli anni seguenti sono un susseguirsi di campionati entusiasmanti e vittorie che portano altri titoli, emozioni grandi e nutrimento per lo spirito che la squadra dimostra di avere. Alcuni giocatori cambiano, mutano gli schemi di gioco, arrivano nuovi innesti, ma la squadra era e resta tosta, tostissima. Tra le più forti della regione, sempre. Ma allora, dov’è l’inghippo? Stiamo arrivando al giallo della storia, un attimo di pazienza.
Giungiamo infatti a quest’anno, il 2011: la squadra è rinnovata ancora, fatica a trovarsi, sembra spenta. Equilibri mutati, pare che qualcosa si sia inceppato. Non sembra comparire la luce, ma solo buio pesto. Succede che un giorno la squadra di cui narriamo incontri in casa un altro sestetto con cui c’è molta rivalità per varie ragioni, del resto un po’ di campanilismo è normale no? Succede anche che la partita venga vinta dai Leoni, sebbene resti l’ombra di un errore arbitrale che in qualche modo, a sentire le ragioni degli sconfitti, possa aver alterato l’esito dell’incontro, rimasto sul filo per tutti i tiratissimi set del match. Ma in fondo l’errore è umano, può scappare. Se scappa va accettato. Arriva. Fa male spesso. Ferisce. Ma non ha mai ucciso nessuno. Va accettato e superato, altrimenti non si progredisce mai, e si resta voltati indietro a crucciarsi per qualcosa che non si può più cambiare.
Ma eccoci nella fase calda del racconto. Il match di andata a casa dei Leoni ha anche un ritorno, a casa della squadra che sente di aver subito un torto troppo grande, da punire. La partita è pura follia. O, meglio, grottesca. Iper-realismo pallavolistico oserei dire, ma non è ardito suggerire anche un’espressione come “fanta-horror-volleystico” (mi si perdoni il neologismo). Avviene insomma che l’arbitro della partita fischi l’improbabile e pure l’impossibile contro i Leoni, in maniera parziale e sistematica. Solo chi ha visto la partita può capire le vette di clamorosa iniquità raggiunte quella sera. Cruda realtà che supera la più fervida fantasia. I Leoni però reagiscono. Sul campo. Con il loro orgoglio e la loro forza d’animo e di squadra, appunto. Non battono ciglio alle scriteriate chiamate dell’arbitro, che non trova quindi completa soddisfazione nella pianificata vendetta. E allora eccoci al giallo. Il momento thrilling di questo racconto. Ho detto che arrivava il giallo. E il giallo arriva. L’arbitro ad inizio terzo set, con un coupe de theatre degno dell’imprevedibile Houdini, sfodera contro i malcapitati Leoni un cartellino giallo. Non mi soffermo a spiegarne la ragione. La ragione non esiste: si tratta di un mezzuccio, un infantile pretesto per giustificare un atto illegittimo, ingiusto, prepotente e… perdente. Un modo per vendicare in modo metodico e studiato l’onta subita all’andata e per danneggiare deliberatamente i Leoni. Ma qua sta la differenza tra una squadra speciale e una squadra che non lo è. Che fare quindi dopo il cartellino giallo? Reagire. Sul campo da gioco. Unirsi, allinearsi, mantenersi saldi, concentrati. Gettando il cuore oltre l’ostacolo, ma direi oltre la diga posta arbitrariamente sul cammino dei Leoni, per nuocere loro con acredine.
I Leoni si comportano in modo regale. Vincendo 3-2. Sul campo. Nonostante le inenarrabili assurdità accumulatesi in quella partita. Vittoria contro la miope bramosia di vendetta. Dal 1995 non c’è traccia di cartellini gialli comminati alla squadra protagonista di questa storia, almeno fino a quest’anno.
Dovete sapere che il cartellino giallo, secondo le regole vigenti, rappresenta una penalità in termini di quozienti punti e set. Questo significa che una squadra ammonita ha minori possibilità di qualificarsi per le fasi successive del torneo proprio a causa di questa penalità. Il cartellino giallo è quindi un handicap non da poco.
Ma che fare? Niente. Continuare ad allenarsi, giocare, divertirsi, anche soffrire a volte, insieme, sempre uniti e compatti. Quello che i Leoni fanno. E il gioco riaffiora, le partite ridiventano vibranti, il finale di stagione incandescente. Sembra incredibile ma, a dispetto del (cartellino) giallo narrato, è di nuovo finale provinciale. Contro un avversario forte e leale, uscito negli ultimi anni in maniera prepotente dalla selva di pretendenti al trono provinciale e regionale. Una bella squadra che mette alla frusta i Leoni, sconfiggendoli e divenendo campione provinciale. Ma si sa, l’ostacolo successivo sono comunque le fasi regionali per le finaliste provinciali. E i Leoni, come nel 2007, centrano di nuovo la finale regionale. E la vincono! Gara perfetta per concentrazione e intensità e grandiosa dal punto di vista tattico. Che annata! Il cartellino giallo quindi, nonostante potesse escludere i Leoni dalle loro finali, è stato annullato dal cuore della squadra, che ha condotto un finale di stagione impressionante ed emozionante.
Finita qua la storia? No. Spareggio e ripescaggio. La fortuna aiuta gli audaci. Spareggio contro una squadra campione di una regione limitrofa per accedere alle finali nazionali. Sconfitta senza appello. Peccato… Ma… dato il forfait di un’altra finalista i Leoni vengono comunque convocati per le finali nazionali 2011 a Salsomaggiore Terme. Che notizia, che evento, che gioia!
I Leoni giocano e si divertono, come sempre. Arrivano anche stavolta sesti, come nel 2007. Ma le analogie non finiscono qua: rivincono la Coppa Fair Play. Ecco la vera vittoria e la grande soddisfazione. Quello che sono i Leoni lo hanno dimostrato dal lontano 1995, senza improvvisazioni. E la storia continua.
Ah, dimenticavo il finale. La città di Salsomaggiore ricorda i siparietti di gioia di una squadra con una coppa tra le mani, e con indosso le maglie delle finali nazionali 2011. Il colore delle maglie? Giallo, naturalmente.
Luca
Una foto vale più di mille parole… (in attesa di leggere il nostro autore preferito [Luca]… ) …pubblico la foto che ci ritrae alle Finali Nazionali di Salsomaggiore Terme 2011 dove abbiamo conquistato il 6° posto assoluto e soprattutto la Coppa Fair Play 2011. I miei più sinceri complimenti a tutti, ma proprio a tutti, e un grazie di cuore per questa magnifica avventura che si chiama… CaseSport… !
GAB
16.30 Accreditamento squadre… Eseguito. La zia Sara ha giá fatto colpo sul dirigente CSI che distribuisce le magliette… E sapete di che colore sono??….. Giallleeee… Ma non giallo fastidio… Un bel Giallo Cartellino!!!! 🙂
17.17 Arrivo in albergo… Eseguito. Modesta dimora, ben pulita, a 1 passo dal centro… E abbiamo letto il menú della settimana… Impegnativo! 🙂 molto impegnativo!! 🙂 (slurp!!!)
19.17 Primo Aperitivo… Eseguito. Con vista sul Parco Corazza, in pieno centro, accarezzati da una piacevole brezza termale e da una pattuglia di zanzare… Ci godiamo il primo aperitivo del lungo Weekend Sportivo! 🙂
20.05 Prima Cena… Eseguita. Con Luca e Sara sul “Rotondo” da cenetta romantica… Sono passati un ottimo risotto ai funghi e i saltimbocca alla romana… 1 kg a testa e manca ancora il dolce… Sto pianificando una sessione di fitness domani alle 06.00 per smaltire… 🙂
21.10 Riunione di inizio attività!!!! Si cominciaaaa!!! 🙂
00.025 Primo giorno OK… E domani mattina si comincia con il botto… alle 09.00 siamo in campo contro il Precotto… (Rima involontaria…)! Notte Raga!
11.00 Precotto Milano – CaseSport Vicenza 3-0…. Azzz… Debutto difficile contro i Campioni in carica del Precotto. Bella parrtita. Tirata fino all’ultimo! Punto su punto in tutti e tre i set. Ma niente da fare. Troppo bravi i nostri avversari… Ci rifaremo stasera. Alle 21.30 siamo di nuovo in campo!! 🙂 Yeahhhh!!!!
22.30 Asti – Casesport 3-1. Azzz… Seconda partita e seconda sconfitta. Poco incisivi in attacco, imprecisi in ricezione… E quindi battuti anche nella seconda gara del girone. Domani si gioca la terza!! E speriamo bene! 🙂
10.00 Piscine di Salsomaggiore. In attesa della partita del pomeriggio, ci rilassiamo tra l’ombra e l’acqua delle piscine in centro… Stasera tutti al ristorante per il Gnocco Fritto… Qui non si scherza! 🙂
15.30 Prima Vittoria per il CaseSport alle Finali Nazioni 2011. Un 3-2 sofferto e combattuto contro gli avversari del Messina!!!! Domani mattina ci giochiamo il 5-6 postoooo!!! 🙂
02.00 Mitica serata con cena e canti sfrenati al Grano Antico! Vai di Gnocco Fritto e Karaoke. Attore protagonista Paul! 🙂 Solo le foto e i video potranno raccontare… Miticooooo!!!
[Ma non del nostro blog!]
Quando io pubblico qualcosa sul nostro umile blog, la vedono si e no i compagni di squadra, gli affezionati avversari, e a volte qualche visitatore disperso alla ricerca di oggetti sportivi di vario genere in lingua inglese… 🙂 Ma per gli eventi che contano… come si dice, i duri scendono in campo… Ed ecco che Jenny omaggia tutto il gruppo del CaseSport con una bellissima foto a Pagina 62 de Il Giornale di Vicenza di oggi, 30 Giugno 2011. Bellissima. E grazie! Per quella incredibile domenica di volley. Una finale vinta 3-0 contro un temibile Treviso che non si è certo espresso al 110% (come in seminifale contro il Pieve), ma che è stato evidentemente sorpreso dal nostro piano-partita, studiato a tavolino e ben attuato in campo. Un punteggio secco che, se anche non esprime bene l’equilibro della partita, sicuramente sancisce una grande prova di maturità dei Leoni del Case. Allora i miei più sinceri complimenti, a Jenny per la foto, agli avversari per la sfida, ai tifosi per il prezioso supporto, e soprattutto ai miei compagni di squadra per essere stati, tutti insieme, parte di questa spendida vittoria!
GAB